Uggia
Guardo fuori
delle mie finestre
e fitta la pioggia
disegna sbarre
in questo spazio
tra me e il mondo.
Sento il freddo
del primo vento dei monti
scendere, tra gli alti alberi,
come torri, rumoroso
come fiume in piena.
Chiudo gli occhi
e scorro, lungo
i brividi della mia pelle,
le mie mani
e sogno di te,
del tempo perduto
e di quanto io
ti abbia amato,
fino a perdermi
tra mille rivoli
di semplici parole
uggiose.
Commenti
Posta un commento