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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Dietro i tuoi occhi (a Simona)

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Occhi grandi, come portali di cattedrale gotica, spalancano la via al tuo cuore, in fondo alla navata della tua anima, mentre entro e ammiro tutti i tuoi capolavori, i doni di Dio per te, ai lati del cammino e corro, avido, per vedere te.

Attendo notizie

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Certi giorni cammino a stento, tastando l'aria innanzi a me, con la punta delle dita di braccia, allungate in questo buio di dubbiose domande, la gola secca tra canti e preghiere, salmodie lontane, mentre aspetto dal postino, risposta certa da te.

L'avaro

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Non basta, mai, ancora, di più, di più, voglio di più, sali ancora, sali tu dici, perché chi non sale non vale, e allora corri, procedi, perché io voglio, voglio da te sempre più, afferra e stringi, stringi le tue mani, chiudo i pugni intorno al vuoto della vita, perché essa è nulla se non sai rinunciare, se non sai donare, donare te, all'altro, sempre, perché alla fine l'avaro di se, muore sempre solo, nemmeno se.

Parto d'amore

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Mezza luna e mezze stelle questa sera, mezzo bicchiere, pieno, come vergine fresca, mentre nuoto dentro bottiglie aperte per me, raggiungo il tuo porto, la mia mano scivola su cosce marmoree, un brivido che genera amore, e un parto, condito, di solo dolore, attimi di piacere, brevi, nel nostro comune ventre spirituale. Nascita.

Bottiglie vuote

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Notte, stanze vuote, bottiglie in fila sul tavolo, in terra, come soldati al fronte, vuote, brividi di freddo, una fitta, improvvisa, al cuore, una foto di te davanti i miei occhi, oceani di lacrime in tempesta, tendo la mia mano ma tu non sei più qui, afferro solo l'ultima bottiglia, la vuoto, e con essa, il mio cuore, colmo.

Volevo volare

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Volevo solo alzarmi in volo e mi sono sdraiato su di te, e ti ho baciato, la bocca, nel sonno, e ti ho chiamato, ma tu non hai aperto i tuoi occhi, le tue ali, ed io sono rimasto accanto a te, cantando lente filastrocche.

L'amore oltre

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Sento lontano i battiti del vostro cuore e il frastuono di lacrime che precipitano dai vostri occhi come cascate d'amore, perso. Dolore, profondo, qui al centro del mio petto, come dardi, i vostri sospiri, si piantano nel mio cuore, e sgorga un sangue rosso. Ci sono amori senza futuro, senza una storia, come splendide falene notturne, bruciano al fuoco della loro stessa passione. E restano solo fiumi di lacrime a lavare la cenere, quello che resta, a bruciare sulle ferite, ma su tutto rimangono soltanto insondabili cicatrici.

L'amore oltre

Sento lontano i battiti del vostro cuore e il frastuono di lacrime che precipitano dai vostri occhi come cascate d'amore, perso. Dolore, profondo, qui al centro del mio petto, come dardi, i vostri sospiri, si piantano nel mio cuore, e sgorga un sangue rosso. Ci sono amori senza futuro, senza una storia, come splendide falene notturne, bruciano al fuoco della loro stessa passione. E restano solo fiumi di lacrime a lavare la cenere quello che resta, a bruciare sulle ferite, ma su tutto rimangono soltanto insondabili cicatrici.

Sulle orme di nuove sorgenti

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Ci sono sentieri, troppi, in ciascuna anima, ci sono porte, a volte aperte, a volte serrate, ho spalle possenti ma indolenzite dai traumi di una vita. Persone che indicano paradisi promessi, ma io vedo solo un unico grande inferno, che vaga come circo, su questa terra. Amore, quanti cercatori di amore ho incontrato sulle mie strade, quanti miseri assetati come me, e la mia borraccia, troppo piccola, vuota, qui nel mio petto. Sento, lontano, il frastuono di acque profonde, sento l'odore dell'acqua nell'aria, e mi precipito per riempire questa inutile piccola borraccia, e spero soltanto di irrigare ancora una volta i prati fioriti delle nostre anime.

Resto qui

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Ma dove siete andati, dove siete andati tutti, ormai sono anni che mi avete lasciato solo a camminare per le strade di questo mondo, è vero, sarei dovuto essere lì, anche io, con voi, ma per qualche errore o misterioso piano, sono qui ormai da oltre venti anni, e mi sono chiesto spesso perché, ma nessuna risposta ho trovato nel mio profondo, ho deciso solo di vivere il tempo che ancora mi resta, nel ricordare voi, ricordare agli altri, ai distratti che i nostri giorni sono gemme preziose, rare, e di ciascuna ci verrà domandato un tornaconto.

Il bambino della luna

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Bambino della luna, ti vedo ogni notte giocare tra i miei ricordi, mille salti, mille risa, mentre corri tra gli ostacoli dei miei sogni, ricorrenti, penso ogni giorno a te, e tu, immancabilmente, ogni notte vieni a me, salutando con la tua piccola mano, da lontano, lassù in alto, mentre io mi nascondo dietro a un fiume di lacrime amare.

Avevo chiuso le porte

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Avevo chiuso le porte del mio cuore, ma tu le hai scardinate con una dolce cantilena di grilli notturni, e due dolcissimi occhi di volpe. Grazie di esserci, sempre, di correre da me, ogni volta che, innalzo al cielo, i miei tremori silenziosi, tu precipiti qui, ma poi scompari, nuovamente, ed io mal fermo, su queste deboli gambe, continuo questa salita per irti sentieri, incorniciati in scoscesi dirupi di montagna, verso vette sconosciute, nascoste.

Hay días ( Ci sono giorni )

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Hay días que los navegantes solitarios ¿Cómo viejo lobo de mar, a la caza de Moby Dick banda de rodadura y se asomó océano infinito completa de mis lágrimas, lugares en los que sólo Que puedo hacer, hacer, Oigo sus voces, amigos lejanos que me llaman a las costas de seguro, pero no puedo llegar por elección, expiación, Que acabo de decir desde la cubierta mástil, la camisa abierta y poner fin a una distancia mi pequeño corazón. Traduzione: Ci sono giorni che navigo solitario, come vecchio lupo di mare, in caccia a Moby Dick, percorro e scruto oceani infiniti colmi delle mie lacrime, luoghi dove solo io posso arrivare, scendere, sento le vostre voci, lontane, amici che mi chiamano verso lidi sicuri, ma io non posso arrivarvi, per scelta, per espiazione, posso solo, dall'alto della tolda sull'albero maestro, aprire la mia camicia e porvi da lontano il mio piccolo cuor e.

Riflesso di me

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Riflessi di luce, notturna, tra minuscole onde, lambite da una finissima nebbia, come un lieve zucchero a velo, questa notte, nel mare buio della mia anima, riflessi di me, profondi, nascosti tra picchi sommersi, da occhi che scrutano avidi di sapere, conoscere, ed io, scappo, lasciando soltanto una debole scia di sospiri d'amore.

Oggi non muoio

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Avrei voluto essere tante cose, ma le mie scuse non sono servite mai a niente, forse dovrei tornare indietro, per dare un senso alla mia vita, dovrei volteggiare, paziente, come gabbiano sul mare, ma nonostante questo, riesco appena a tenere chiusi i miei sensi di colpa, e seduto in questo bar, tra tante persone, a bere ciascuno le proprie lacrime, e fu così che un giorno me ne andai verso quel mare, sulla scogliera, a cercare il mio passato, ma al mio arrivo ho capito che era ancora tempo di amare.

Scendi nei miei occhi

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Non importa che il mare si gonfi a tempesta per impedire di navigare, fino a te, il mio veliero, non importa che le brezze del mattino soffino contrarie alla rotta, perché le mie ali sono tenaci come quelle del falco, non importa il luogo, i tuoi capelli e la tua pelle, il suo colore, a me importa soltanto di te, il mio cuore a te anela, come acqua nel deserto rovente, il resto di me lo lascio, volentieri, agli altri con occhi di squalo, voraci nel prendere da me, solo i petali e gettare le spine, il gambo, incapaci di scrutare i miei occhi, profondi come un pozzo, incapaci di farsi ciechi per amore, lasciando solo alle dita di sfiorare il mio cuore.

L'amico dei passeri (a Eleonora)

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Con le mie braccia aperte, resto immobile, in questo campo di sementi, tagliate, a volte passeri vengono e cinguettano le notizie al mio orecchio, ma io resto sempre qui, sempre fermo, ad aspettare te, mentre passi lungo questo campo, la mia vita, sogno il tuo riposo alla mia ombra. Ma tu te ne vai per altri campi, per altre storie, distrattamente attratta da insegne luminose lungo la via deserta, mentre io resto, immobile, ad ascoltare un corvo che gracchia di te

Ombra che danza

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Ruoto intorno, al tuo cuore, tutto il giorno, come ombra che danza alla luce del sole, e per come sono io, non riesco a parlarti e posso solo scrivere versi, sospiri, se mi ami, altrimenti resterò a navigare in queste mie lacrime d'inchiostro, abbracciando la mia unica penna, come timone, tra rotte di una nuova vita.