Ladro notturno


Ho varcato le finestre
della tua stanza, stanotte,
al chiaror della luna, furtivamente,
e come tenero amante,
ho fatto viaggiare
la punta del mio dito,
sopra il tuo viso.
Esco dalle foreste
delle tue folte chiome come
cacciator audace,
scivolando per le valli
dei tuoi occhi, freschi come
due laghi alpini
in primavera,
salgo poi e mi inerpico
lungo la salita
del tuo naso, come un capriolo
salta le vette,
fino a precipitare
giù, scorgendo le grotte
del profeta Elia,
nelle quali il tuo lieve respiro
esce ed entra
come mille sospiri
d'amore,
ed infine cado
nel profondo mare
della tua bocca, contornata
dalle tue umide labbra
come spiagge al mattino
di luglio,
che custodiscono
la via al tuo cuore,
ed io in esso
precipito.

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