PASSIO (prologo)
Quante crepe ha il mio palazzo,
polvere caduta a terra
sotto i colpi, rimbombanti,
del mio Amante, alla porta
del mio cuore.
Quante crepe ha la mia vita,
mista a orgoglio e superbia
e stretta come una noce
a Natale, tra le mani
di Colui da cui non voglio
fuggire.
Dopo tanto camminare
sono sempre su quella
stessa rupe, osservando
l'abisso e la scogliera, in bilico
tra la morte e Te.
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